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ANSV - Sei nuove raccomandazioni per il VFR

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Aggiornato il
26 giugno 2006
Pubblicato da
Ignazio

Emanate sei nuove raccomandazioni di sicurezza per prevenire gli incidenti dell’aviazione turistico sportiva

Oltre il cinquanta per cento delle inchieste tecniche aperte ogni anno dall’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) riguarda incidenti o mancati incidenti occorsi ad aeromobili dell’aviazione turistico sportiva operanti secondo le regole del volo a vista (VFR).

Proprio per questa ragione, l’ANSV, anche nel suo recente Rapporto informativo 2005, ha manifestato la necessità di intraprendere iniziative più incisive per aumentare i livelli di sicurezza del volo nel comparto in questione.

In tale contesto, l’ANSV ha emanato sei nuove raccomandazioni di sicurezza, in un’ottica di prevenzione.

Le raccomandazioni in questione traggono spunto da un esame condotto dall’ANSV sull’attuale struttura dello spazio aereo italiano, a seguito della segnalazione di ripetuti attraversamenti non autorizzati di determinati spazi aerei da parte di aeromobili (ivi compresi ultraleggeri) operanti in VFR.

Tali attraversamenti interessano, principalmente, alcuni CTR del nord Italia. In particolare, poiché tale tipologia di eventi può avere implicazioni negative sulla sicurezza del volo, l’ANSV ha verificato la compatibilità degli attuali spazi aerei italiani con le esigenze del traffico VFR, al fine di prevenire l’accadimento di airprox (sottoseparazione tra due aeromobili in volo) o di incidenti.

Da tale esame è sostanzialmente emerso che l’attuale struttura degli spazi aerei italiani non agevola le operazioni in VFR, imponendo a volte rotte e quote non ottimali per la sicurezza del volo.

Alla luce di queste evidenze, sono state emesse le raccomandazioni di sicurezza in questione, che vengono riportate qui di seguito, con le relative motivazioni.

SPAZI AEREI E ROTTE VFR

Motivazione

Continuano a pervenire all’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo segnalazioni relative ad attraversamenti non autorizzati di determinati spazi aerei da parte di aeromobili (ivi compresi ultraleggeri) operanti secondo le regole del volo a vista (VFR). Tali attraversamenti interessano, principalmente, alcuni CTR del nord Italia.

Poiché si sta osservando un sensibile incremento di questa tipologia di eventi, con possibili implicazioni per la sicurezza del volo, questa Agenzia ha ritenuto opportuno verificare, nell’ambito della propria attività istituzionale, la compatibilità degli attuali spazi aerei italiani con le esigenze del traffico VFR, al fine di prevenire l’accadimento di airprox o di incidenti.

Dall’esame condotto sono emersi i seguenti elementi.

  • L’eccessiva estensione orizzontale e verticale delle TMA italiane e la loro classificazione come spazi aerei di tipo A (dove non è consentito operare in VFR) penalizzano fortemente il traffico aereo operante secondo le regole del volo a vista, imponendo a quest’ultimo l’aggiramento delle stesse TMA o il mantenimento, al di sotto del limite inferiore delle medesime TMA, di quote non ottimali sotto il profilo della sicurezza del volo.
  • La rilevante estensione orizzontale e verticale di alcuni CTR (a titolo esemplificativo si segnalano quelli di Linate, di Parma e di Firenze) rispetto alle effettive esigenze per le quali sono stati istituiti penalizza fortemente il traffico aereo operante secondo le regole del volo a vista, favorendo l’attraversamento intenzionale degli stessi senza le dovute autorizzazioni e di frequente in assenza di contatto radio.
  • Le rotte VFR obbligatorie istituite per l’attraversamento di molti spazi aerei italiani (in particolare di alcuni CTR, tra i quali si segnalano, a titolo esemplificativo, quelli di Parma, di Firenze, di Romagna) prevedono tracciati al suolo e quote da mantenere non rispondenti a logiche di sicurezza del volo, tenuto anche conto dell’orografia del territorio sorvolato e delle condizioni meteorologiche frequentemente presenti in loco in certi periodi dell’anno; in particolare, le rotte imposte sono spesso tortuose e le quote da mantenere eccessivamente basse (mediamente sui 1000 piedi AGL). In alcuni casi, inoltre, le rotte in questione prevedono quote identiche da mantenere per traffici in opposta direzione.
  • I punti di riporto lungo le suddette rotte VFR obbligatorie spesso non sono di facile individuazione da parte dei piloti ed in alcuni casi sono collocati a pochi minuti di volo l’uno dall’altro, costringendo gli stessi piloti a concentrarsi nella ricerca dei medesimi piuttosto che nella sicura condotta del volo; inoltre, la denominazione dei punti in questione (corrispondente di solito con il nome della località geografica al suolo) non sempre è di agevole pronuncia da parte di piloti stranieri, favorendo così possibili fraintendimenti nelle comunicazioni terra-bordo-terra.

Destinatari

Ente nazionale per l’aviazione civile, ENAV SpA, Aeronautica militare (SMA-USAM).

Testo

In considerazione di quanto sopra esposto si raccomanda quanto segue.

  • Di effettuare, in tempi brevi, una complessiva rivisitazione dello spazio aereo italiano, valutando la possibilità di procedere, in particolare, al sensibile ridimensionamento orizzontale e verticale di determinati spazi aerei (TMA e CTR), nonché alla loro riclassificazione, al fine di consentire lo svolgimento, in condizioni di maggior sicurezza, dei voli effettuati secondo le regole del volo a vista. (Raccomandazione ANSV-6/SA/6/06)
  • Di rendere i suddetti spazi aerei il più permeabili possibili al traffico VFR equipaggiato di transponder, limitando l’imposizione di rotte VFR obbligatorie soltanto là dove ciò sia effettivamente necessario per assicurare una fluente e coordinata gestione del traffico VFR ed IFR. (Raccomandazione ANSV-7/SA/7/06)
  • Di individuare, nel caso di imposizione di rotte VFR obbligatorie per l’attraversamento di determinati spazi aerei, tragitti di agevole percorrenza da parte del traffico VFR, tenendo adeguatamente conto dell’orografia dell’area sorvolata e delle condizioni meteorologiche frequentemente presenti in loco in certi periodi dell’anno. (Raccomandazione ANSV-8/SA/8/06)
  • Di definire i punti di riporto obbligatori lungo le suddette rotte VFR sulla base di caratteristiche fisiche di agevole individuazione da parte dei piloti, riportate sulle carte di navigazione correntemente in uso. Di procedere altresì alla denominazione dei suddetti punti attraverso il ricorso a sigle di immediata comprensione e di facile pronuncia (come ad esempio, punto N per un riporto posizionato a Nord, punto S per un riporto posizionato a Sud, ecc.). Di distanziare adeguatamente tra loro i punti di riporto, al fine di consentire ai piloti di concentrarsi maggiormente sulla sicura condotta dell’aeromobile. (Raccomandazione ANSV-9/SA/9/06)
  • Di prevedere, nel caso di imposizione di rotte VFR obbligatorie, quote differenziate a seconda della direzione dell’aeromobile e che comunque siano in grado di assicurare una più che adeguata separazione dalla superficie. Di esprimere le indicazioni di quota con riferimento al livello del mare, al fine di rendere omogenee tali indicazioni con le indicazioni altimetriche contenute nelle carte di navigazione utilizzate per i voli VFR. (Raccomandazione ANSV-10/SA/10/06)

REGOLE DEL VOLO A VISTA (VFR)

Motivazione

Nell’ambito della propria attività istituzionale, l’ANSV ha rilevato che di frequente i piloti operanti secondo le regole del volo a vista (VFR) non conoscono con precisione le suddette regole in relazione alle diverse classi di spazi aerei esistenti.

Destinatari

Ente nazionale per l’aviazione civile, Aero Club d’Italia.

Testo

In considerazione di quanto sopra esposto si raccomanda quanto segue.

  • Di sensibilizzare le strutture addestrative autorizzate all’organizzazione di corsi per il conseguimento delle licenze di pilota privato e di pilota di aliante in ordine alla necessità che gli allievi acquisiscano la piena familiarità con le regole del volo a vista (VFR) in relazione alle diverse classi di spazi aerei esistenti. Di sensibilizzare altresì, attraverso gli strumenti ritenuti più idonei, i piloti operanti secondo le regole del volo a vista sulla necessità di rispettare puntualmente tali regole, anche al fine di consentire l’espletamento di un miglior servizio da parte dei competenti enti di controllo del traffico aereo. (Raccomandazione ANSV-11/SA/11/06)

Fonte: www.ansv.it - https://www.ansv.it/it/Detail.asp?ID=658

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